Lucas Papademos, l’ex premier greco che è stato sostituito da un governo provvisorio a causa della crisi economica che la Grecia sta vivendo e che la pone oggi sull’orlo del default, parla per la prima volta della situazione del suo paese ammettendo che è davvero molto difficile che lo scenario dell’uscita della Grecia dall’ Eurozona diventi una realtà concreta ma che nonostante questo è comunque necessario prepararsi anche a questa eventualità. Che sia difficile che il default possa far uscire la Grecia dall’euro infatti non significa che si tratti di uno scenario impossibile.
Ma perché secondo Lucas Papademos si tratterebbe di uno scenario che difficilmente verrà scelto? È questa la domanda a cui dobbiamo cercare di dare una risposta in modo da comprendere appieno quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi.
Secondo Lucas Papademos l’uscita della Grecia dall’euro comporterebbe dei costi davvero molto elevati, costi che se tutto va bene si aggirerebbero intorno ai 500 milioni di euro mentre nelle previsioni più negative potrebbero addirittura arrivare a raggiungere il valore di 1 miliardo di euro. L’inflazione inoltre potrebbe arrivare ad aumentare addirittura del 30% o del 50%. Una situazione insomma quella prevista da Lucas Papademos che deve essere considerata davvero catastrofica, una situazione negativa non solo per la Grecia ma anche per tutti gli altri paesi dell’Unione Europea.
Tutte queste considerazioni vengono portate avanti in un clima di sempre maggiore tensione non solo economica e politica ma anche sociale. Oggi addirittura i farmacisti hanno deciso di fare sciopero e di chiudere le farmacie perché l’Istituto di Previdenza Sociale Nazionale non avrebbe ancora provveduto a rimborsare le fatture che sono state emesse per la fornitura delle medicine agli assistiti, rimborso che si aggira intorno ai 250 milioni di euro. Le farmacie hanno inoltre lanciato un allarme perché sembra che nel paese inizino a scarseggiare già alcune tipologie di medicinali, elemento questo che fa pensare ad una crisi ogni giorno più grave e alla possibilità che il default vero e proprio si stia avvicinando.