I Comuni italiani e il patto di responsabilità

Nel corso del tempo lo Stato inteso come organo centralizzato ha adottato una politica che ha visto sempre di più una sorta di decentramento di alcune funzioni, rendere la politica italiana meno focalizzata al centro con un occhio più attento alle gestione del territorio.

Questo nel corso del tempo ha però comportato anche una serie di tagli legati a patti di stabilità e finanziare varie, queste hanno di fatto nel corso degli anni progressivamente ridotto le disponibilità economiche in mano ai comuni per una gestione corretta dei servizi.

Una politica paradossale che ha di fatto decentralizzato alcune funzioni che lo Stato aveva un tempo in mano, costruendo su enti più vicini al cittadino italiano, una serie di responsabilità che nel corso del tempo sono andate aumentando.

Questo è accaduto ma le risorse economiche a disposizione di questi enti sono andate sempre di più calando fino a diventare irrisorie, il paradosso si è poi raggiunto quando comuni sparsi in tutta Italia si sono magari trovati con disponibilità economiche che non possono spendere.

Spesso i telegiornali si sono occupati di enti che avevano non casse in deficit, al contrario hanno magari disponibilità economiche che consentirebbero di poter spendere parte di questi soldi in servizi ai cittadini, il patto di stabilità non consente di farlo.

Franco Floris, primo cittadino di Andora fa una analisi impietosa di quella che è la situazione attuale dei comuni italiani, parlando di sindaci che sono ormai diventati di fatto come dei parafulmini, costretti a rispondere di colpe che non sono neanche le loro.

I comuni si sono attivati per cercare di dare una risposta a tutti quei cittadini che in questo momento si trovano in grande difficoltà, si trovano di fatto a fare da cuscinetto sociale tra le varie tensioni che la gente manifesta.

La situazione è molto pesante, i cittadini sono in grande difficoltà e non riescono più a trovare lavoro, questo di fatto crea problemi sul fronte dei pagamenti di spese fisse, di mutui, insomma di tutte quelle voci che rappresentano le spese fisse della famiglia italiana.

Tuttavia lo stesso patto di stabilità, nato per fare in modo tale di contenere il debito pubblico dello stato non hanno sortito grandi effetti, il debito è nel frattempo cresciuto anno per anno, creando però problemi ai comuni virtuosi che non possono spendere pur avendo magari bilanci in attivo.

Franco Floris parla di una situazione di emergenza di tipo sociale su tutti i fronti, c’è la necessità di riformare completamente l’apparato statale rendendolo più snello, meno inefficiente, i comuni dall’altra parte hanno la necessità di ricoprire il loro ruolo in maniera più che dignitosa, cosa oggi non possibile.