Eliminare l’Imu e la Tasi? Servirebbero aliquote sulle rendite catastali

Eliminare Imu e Tasi al Mezzogiorno non porterebbe a nulla, probabilmente sarebbe più opportuna una tassazione basata sulle rendite catastali. È quanto emerge da un recente studio sull’Economia del Sud Italia, basato sulle nuove decisioni che si stanno prendendo dal Governo sulla questione delle tasse sulla prima casa.

 

L’idea sarebbe quella di eliminare le due tasse comunali per tutti, ma ciò comporterebbe, secondo lo studio, un aiuto economico non tanto su chi non ha immobili di lusso, ma su chi possiede ville e vasti terreni. A rendite catastali più alte, infatti, corrispondevano tasse più elevate.

 

Eliminando lo spettro di Imu e Tasi per tutti, anche se per tutti ci sarebbe un sospiro di sollievo, per i più abbienti lo sconto sarebbe troppo favorevole per quella che è ora la situazione nelle casse dello Stato. Poco convincente risulterebbe anche la scelta di ridurre le tasse per le società: il Governo starebbe pensando di tagliare l’Ires, con un notevole vantaggio per le imprese.

 

Il problema è, secondo lo studio, che al Sud Italia non c’è lo stesso sistema economico del Nord: il rischio è che queste soluzioni, seppur vantaggiose per i diretti interessati, non siano avvertite da tutti, risultando così troppo inefficaci. Le soluzioni adottate, però, hanno un ostacolo fondamentale, chiamato “coperture”.

 

Eliminare due entrate così importanti, come l’Imu e la Tasi, significa rinunciare senza sapere se si potrà rientrare con le spese di bilancio e se si potrà prestare fede agli obiettivi discussi in sede internazionale. Nelle conclusioni dello studio, si parla di una tassazione sugli immobili che non vanno eliminate del tutto, ma calmierate in base alle rendite catastali.

 

Chi ha un immobile con rendita bassa, entro un certo limite, verrebbe esentato dal pagamento, mentre chi ha una casa con rendita alta, dovrà pagare. Lo studio arriva dopo le recenti dichiarazioni da parte dell’esponente della minoranza PD Bersani, che punta il dito sulle coperture di questa seconda proposta: l’idea è di creare una patrimoniale e di rifare il conteggio delle aliquote, proprio basandosi sulle rendite catastali e sui redditi di chi possiede immobili di gran pregio.

 

Lo studio non influisce sulle scelte del Governo, dove ci si sta preparando a tagliare le tasse sulla casa già da Gennaio 2016.

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