Il debito della Pubblica Amministrazione non cala e aumentano i disagi per le imprese

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Sono passati due anni da quando il governo Renzi promise di abbattere notevolmente i debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti della imprese, ma per il momento gli ultimi pagamenti risultano effettuati l’11 agosto del 2015. Inoltre fino a quella data il sito del governo, che avrebbe dovuto aggiornare mensilmente lo stato dei pagamenti, era stato misteriosamente fermo, suscitando non pochi dubbi e preoccupazioni da parte delle imprese.

 

Dei 70 i miliardi di euro che le aziende italiane stavano attendendo di ricevere , ad oggi ne sono stati pagati soltanto circa 38 miliardi; una cifra ben diversa dall’obiettivo iniziale del governo che ammontava a 56 miliardi di debiti (contratti fino al 31 dicembre 2013) da pagare entro settembre del 2014.

 

Di fronte a Enti Pubblici di questo calibro si tende sempre a pensare di non essere in grado di far rivalere il proprio diritto, tuttavia è bene sapere che esistono agenzie come Invenium specializzate nel recupero crediti verso la pubblica amministrazione, in grado di assistere i propri clienti e di consigliare loro la miglior procedura da attuare.

 

Gli organi statali tendono infatti ad appellarsi al Patto di Stabilità per rimandare ed evitare il pagamento ai creditori, ma da un punto di vista legale sono obbligati, prima di tutto a verificare di poter sostenere il pagamento, e in secondo luogo ad essere puntuali nella risoluzione delle fatture.

 

Nell’ultimo anno comunque sembra che qualche passo sia stato fatto. Confartigianato infatti ha rilevato che il debito pubblico verso le imprese è diminuito di circa 4 miliardi e con esso anche i tempi di saldo delle fatture con una media di 44 giorni. Il miglioramento è però minimo e poco percettibile in quanto tra gli enti pubblici più ligi e rispettosi delle norme di pagamento, un terzo supera di molto i 30 giorni imposti dalla legge.

 

A farne le spese sono le piccole e medie imprese, già costrette a pagare un’aliquota maggiore rispetto alle medie e grandi imprese.  Questa situazione economica in difficile e lenta ripresa le ha infatti piano piano trasformate in creditori perenni sia nei confronti della Pubblica Amministrazione, sia nei confronti delle grandi aziende, ormai avvezze alla pratica della fatturazione in ritardo.